Grande mostra permanente di arte, artisti ed espressioni artistiche, nessuna esclusa

Scheda dell'Opera:

"Calvario dell’Umanità"

 

Dimensioni: 35x50

Tecnica: china e matite acquerellabili

 

 

Recensione di: Enza Conti

Fiori colorati che, posti al centro dell’opera, lasciano spazio ad uno scenario, potremmo dire, spettrale, dove il dolore e l’incertezza vengono espresse dal paesaggio spoglio, mentre le croci e la figura umana quasi stilizzata, in atto di porsi una corona sul capo, sono gli elementi che evidenziano in Salvatore Gerbino le dimensioni esistenziali dell’uomo. Le variazioni tonali del colore e del soggetto diventano genesi di una figurazione che assurge ad un connotato simbolico e si fanno espressione di un insieme metafisico, dal momento in cui l’unica traccia ben definita oltre i fiori sono le torri. Salvatore Gerbino varca la soglia del reale per cogliere l’esistenziale, offrendo al fruitore una dimensione onirica, che non trascura il fascino figurativo e simbolico. … … Gli uccelli, posti alla base della figura umana, ricordano il simbolo della forza che ispira gli uomini alla saggezza, e quindi il pensiero che li nutre e li innalza per raggiungere la conoscenza. Infine la corona che, oltre ad indicare la Maiestas domini, segna anche il passaggio simbolico ad una nuova condizione dell’esistenza, dal calvario delle esperienze alla serenità della vita.

Enza Conti